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IL 17 agosto dello stesso anno, ci fu un altro scontro armato presso la località paludosa di S.Anna vicino ad Oristano, tra le forze sarde con a capo Leonardo Cubello, Judiche de fatu "reggente" e l’esercito Catalano-Aragonese guidati da Pietro Torrelles loro comandante.

Partito dalla fortezza di Sanluri per la definitiva conquista della capitale della valle del Tirso, l’esercito siculo- catalano, venne contrastato e respinto dalle forze sarde. Intrappolati nelle paludi della zona e impossibilitati a muoversi liberamente a causa del terreno ostile, gli iberici, ___ dopo aver subìto diverse perdite, ___ furono costretti a rientrare precipitosamente alla vicina fortezza di Sanluri.

(questo fatto d’armi conosciuto come "Segunda battalla" prova, che a distanza di un mese e mezzo dalla disfatta di Sanluri, le sorti della guerra erano ancora incerte e tutt’altro che scontate).

Dovettero passare altri sette mesi prima che Pietro Torrelles __"havia pres los castells de Muntrejal, de Marmilla e de Joyosa Guarda" (castello di Monreale -San Gavino-, castello di Marmilla -Las Plassas-, castello di Gioiosa Guardia -Villamassargia-), __ avendo così ragione del sistema difensivo dei sardi. "A.S.P".
Ora niente e nessuno poteva impedire la loro avanzata verso la conquista di Oristano. IL 25 marzo 1410, dopo aver ricevuto nuovi rinforzi, Pietro Torrelles a capo del suo esercito partiva dalla fortezza di Sanluri, ma abilmente evitando le paludi di Oristano salì verso Bosa, seconda città del regno e porto commerciale di vitale importanza del giudicato di Arborea, e, dopo averne devastato i territori e conquistato il castello si diresse verso Oristano. Attaccata direttamente da Pietro Torrelles la capitale ___ allora amministrata dal podestà Pietro de Manai, ma retta dallo Judiche de fattu Leonardo Cubello ___ vergognosamente si arrese al nemico, senza tentare la minima difesa.

IL giudice secessionista Leonardo Cubello accettava la fine de fattu, dell’antico regno d’Arborea, il quale, tramite la convenzione di S. Martino di Oristano, stipulata il 29 marzo 1410, tra lo stesso Cubello e il luogotenente di Martino il Vecchio; Pietro Torrelles, dopo oltre cinquecento anni di sovranità, miseramente, cessava di esistere. Con quest’atto, l’antico rennu indigeno con il suo territorio storico, formato dal Campidano Maggiore, dal campidano di Milis, e dal campidano di Simaxis e tutto il Goceano venne definitivamente trasformato in Marchesato di Oristano. Leonardo Cubello ricevette il titolo di primo Marchese di Oristano, ma venne definitivamente relegato al ruolo subordinato, di semplice vassallo della Corona d’Aragona.

( IL 31 maggio 1410, moriva Martino il Vecchio, ultimo re d’Aragona del glorioso casato dei conti di Barcellona poi re d’Aragona che a partire dal suo primo elemento di unità nazionale: Goffredo il Peloso (874 – 897) , ___ dagli storici ritenuto il capostipite ___ governò per quasi cinquecento anni la grande confederazione iberica.
Da quel momento in seno alla corona, ebbe inizio il difficile periodo dell’interregno, che terminò dopo due lunghi anni, tramite il cosiddetto Compromesso di Caspe, quando in quella cittadina vicino a Saragozza, il 28 giugno 1412 venne eletto nuovo Sovrano d’Aragona, il castigliano; Ferdinando I de Antequera, figlio primogenito di Giovanni I di Trastamara re di Castiglia, e di Eleonora d’Aragona, figlia di Pietro IV il Cerimonioso).

    " E in ultima analisi come dice il Casula, se oggi la Catalogna e la Sardegna, non sono che due semplici regioni appartenenti a due Nazioni quasi estranee, sia per origini lingua e costumi, è perchè i due paesi, nel Medioevo si combatterono sino a distruggersi reciprocamente".

Approfittando della crisi dinastica in cui venne a trovarsi la corona d’Aragona, dopo la morte di Martino il Vecchio, Guglielmo III di Narbona verso la fine della primavera del 1410, era rientrato in Sardegna proveniente dalla Francia, dove si recò per cercare aiuti, subito dopo la disfatta di Sanluri. Al suo arrivo riorganizzò in parte i territori giudicali superstiti, ___ (il giudicato, Giuridicamente ancora sopravviveva, attraverso lo stesso Guglielmo III di Narbona) ___ nel vano tentativo di riconquistare il suo regno. Ma senz’altro non erano i legami affettivi che legavano il Visconte al suolo Sardo, infatti dopo tregue, accordi e trattative varie, portate avanti per diversi anni, il 17 agosto 1420 ad Alghero, tramite il suo procuratore Pietro de Pomairol, vergognosamente vendeva per 100.000 fiorini d’oro, da pagare in diverse rate, le sue prerogative sovrane sul regno d’Arborea, ___ " compresa la libertà dei sardi ", ___ ad Alfonso V d’Aragona, rinunciando così a tutti i suoi diritti, alle sue prerogative sovrane e a tutti i suoi possedimenti sul suolo Sardo.

Così dice l’atto di vendita:
"Primerament es concordat que lo dit vezcomte renunciant a tot lo dret, si algun ni ha o portanyer li pot en lo jutiat d’Arborea o oltres lochs en lo dins lo regne de Cerdenya, e trasportant aquel en lo dit senyor rey plenament, segons mils se pora ordenar a conexença de dos juristes elegidor, ço es un de cada part, e donant possessio d’aquells libera e vaqua ço es de Castells de sacer e, fahent tot son podere diligencia dels altres drets, lo dit senior rey li haia a donar e reyalment pagar cent milia florins d’or d’Arago, e de bon pes, en los termens e forma davall specificats…." (F.C.Casula. S.A.)

"Allora e solo allora, i Sovrani d’Aragona poterono vantarsi, che in un solo attimo avevano comprato quel regno, che in cento anni di guerra, non erano riusciti a conquistare".
E a quel popolo, che aveva riposto in lui le ultime speranze per raggiungere la tanto agognata libertà e che tanto sangue aveva versato, non rimase più niente, ed oltre alla delusione per essere stati ancora una volta traditi, con la rabbia in corpo, dovettero pagare il prezzo, della propria vendita .

L’histoire de la Mais de France, al tomo 7° scrive: Sin dalla fine del 1418 Guglielmo III visconte di Narbona, era al servizio del re di Francia Carlo VII, ora comandante di un vascello, ora in diversi fatti d’armi contro il partito del duca di Borgogna e contro gli inglesi, era braccio destro del duca d’Armagnac e compagno delle di lui sventure, primo consigliere del Delfino e componente della delegazione che l’11 luglio 1419 giurarono e sottoscrissero la pace di Ponceau, tra Carlo Delfino e Giovanni Duca di Borgogna.
Morì (forse da eroe) il 17 agosto del 1424 in una delle tante battaglie della guerra dei cent’anni, (1337-1453) mentre al comando dei suoi uomini combatteva per la Francia contro gli inglesi a Verneuil, un piccolo villaggio fortificato di frontiera, situato nei territori francesi controllati da Charles VII di Francia al confine con la Normandia, allora sotto il controllo degli inglesi.____

( Non avendo avuto eredi dalla moglie Margherita d’Armagnac -- con testamento del 5 maggio 1424, nominò erede universale dei suoi beni il fratello uterino Pietro de Tinières, signore di Apchon, nato dal secondo matrimonio della madre Guerina de Beaufort- Canillac, con Guglielmo III de Tinières signore di Mordoigne, e du Val. Assieme al viscontado ereditò anche il nome di Guglielmo IV visconte di Narbona. Pietro de Tinieres però non mise mai piede in Sardegna e non assunse mai il titolo nominale, di Giudice d’Arborea, ma fu a lui che la corona d’Aragona finì di Pagare nel 1458, le ultime rate della vendita delle prerogative del giudicato d’Arborea) "il mondo della carta de logu".

___ Una lapide collocata nelle mura di cinta del Chateaux de Charnelles, cosi ricorda quella battaglia.___



(Per uno strano gioco del destino, Guglielmo III visconte di Narbona, Ultimo giudice del giudicato d’Arborea morì in quel campo di battaglia ancora oggi chiamato "Charnelles" ovvero: "il Carnaio", quasi a ricordare tristemente il luogo, dove 15 anni prima a Sanluri, il suo esercito sardo venne barbaramente trucidato dall’esercito catalano-aragonese, in quel luogo ancora oggi chiamato "S’Occidroxiu" Ovvero "il Macello").

 



Francia - Gianni Mereu e Jack Le Graind

Francia - Gianni Mereu e Jack Le Graind
(rappresentante Comune di Verneil)


Francia - Campo di battaglia Charnelles

Francia - Campo di battaglia Charnelles
- Nello sfondo Verneuil con la Cattedrale de la Madeleine -

 

Francia - Verneuil con la Cattedrale de la Madeleine
- Nello sfondo il campo di battaglia Charnelles -

 

Francia - Verneuil, Place de la Madeleine

Francia - Verneuil, Place de la Madeleine

 

Francia - Verneuil,  Antico mulino

Francia - Verneuil,  Antico mulino


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