Araldica di Guglielmo III Visconte di Narbona Araldica di Martino
il Giovane Re di Sicilia
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IL nobile francese dopo aver valutato l’offerta fattagli dalla corona de logu, accettò di trasferirsi ad Oristano capitale del giudicato d’Arborea, intenzionato a proseguire la guerra contro la corona d’Aragona, in quel momento retta, da Martino il Vecchio, padre dell’infante d’Aragona Martino il Giovane, re di Sicilia, i quali dopo aver tentato invano, di mettere sul trono di Arborea un loro sostenitore, decisero, a torto o a ragione, di riconquistare con la forza il Regnum Sardiniae et Corsicae, ormai quasi del tutto compromesso. Verso la metà di Agosto del 1408, il giovane re di Sicilia, desideroso di conquistarsi fama e onori militari, affidò il suo regno alla sua seconda moglie; Bianca d’Evreux, bellissima figlia del re di Navarra Carlo III il Nobile.

La giovane regina ne assumeva la reggenza coadiuvata da un consiglio, precedentemente eletto dal marito, mentre lui, appoggiato da molti nobili siciliani in cerca di gloria e facili conquiste, freneticamente iniziò l’allestimento della flotta che l’avrebbe condotto in territorio sardo.

IL 3 ottobre del 1408, dopo aver ultimato i preparativi, Martino il Giovane, salpò da Trapani diretto in Sardegna, il 5 ottobre l’armata composta da 10 galere, giungeva presso Capo Carbonara…il 6 ottobre il re di Sicilia sbarcava nel porto di La Pola, ed insieme ai suoi uomini s’insediava al Castello de Càller.

Martino il giovane Re di Sicilia erede al trono d'Aragona

Martino il giovane Re di Sicilia erede al trono d'Aragona

Ai primi di maggio arrivarono al porto di Lapola, altre 22 navi proveniente dalla Sicilia col grosso dell’esercito. Alla fine di dicembre, proveniente da Barcellona, arrivò la potente flotta catalana-aragonese, al comando di Pietro Torrelles, Luogotenente del re d’Aragona Martino il Vecchio. (A.Boscolo Martì el Giovi en Cerdena).

 

L'arrivo di Guglielmo III Visconte di Narbona
- Disegno di Giuliano Carta -

Intanto il 6 dicembre al comando del suo esercito, era sbarcato nel porto di Frixiano presso Castelsardo,  Guglielmo III Visconte di Narbona. il quale dopo aver preso contatto con i maggiorenti di Oristano, il 13 gennaio 1409, veniva da questi nominato giudice d’Arborea ed insieme al titolo, gli affidarono anche le sorti della guerra.

Successivamente, al comando del suo eterogeneo esercito composto da oltre 18000 uomini si trasferì a Sanluri, unica fortezza tra Cagliari ed Oristano, in grado di sbarrare il passo al nemico.


Era la sua posizione geografica a fare di Sanluri l’epicentro degli scontri tra l’Aragona e l’Arborea, tant’è che Pietro IV il Cerimonioso, ritenendo quel villaggio di frontiera Puerta principal del "
Regnum Sardiniae et Corsicae" il 27 luglio del 1355 vi fece costruire un castello con funzioni prettamente militari. (A.C.A. real patrimonio reg 2418).

Dieci anni dopo, ed esattamente il 15 agosto 1365, il Governatore del Capo de Càller Alberto de Trilea, in previsione di un attacco da parte del giudice d’Arborea, Mariano IV, concentrò le difese del Capo de Càller, attorno a quel castello.

Ma poiché, anche dopo svariati restauri, rimaneva troppo piccolo e indifeso, ordinava la costruzione di una cinta di mura alte 5 m. e larghe 1, con diverse torri di avvistamento, munite di un fossato, incorporando all’interno del "castrum" il villaggio ed il castello. "Nasceva così il borgo" Burgum "fortificato di Sanluri" (A.A.R. Luog.Gen. vol. K.2. f. 80 v). G.O.Repetto " le origini del castello di Sanluri. " B.B.S

La costruzione delle mura
- Disegno di Giuliano Carta -


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